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El Salvador

El Salvador

> Nord e Centro America

Info

Popolazione
6.297.394
Crescita demografica
0,66 %
PIL
17.647.723.800 $
PIL pro capite
2.802 $
Fonte: OCSE

Le politiche di cooperazione nel Paese

1. Inquadramento e motivazioni della presenza italiana di cooperazione

La presenza della Cooperazione Italiana in El Salvador è storicamente legata all’impegno assunto dalla comunità internazionale a sostenere la ripresa del Paese dopo la firma degli Accordi di Pace del 1992, che ponevano fine ad una sanguinosa guerra civile di oltre 12 anni.

El Salvador è confermato tra i Paesi prioritari della Cooperazione Italiana per il triennio 2013-15 nel quadro del sostegno di priorità di sviluppo nei settori della governance, dell’istruzione, della tutela dell’ambiente e dello sviluppo economico locale, per la promozione della stabilità e della sicurezza democratica (Rule of Law) di fronte alla minaccia rappresentata dalla criminalità organizzata, in particolare nelle fasce giovanili, in Salvador come negli altri Paesi della regione. La presenza della Cooperazione italiana in Salvador risponde anche all’opportunità di favorire un approccio regionale su tali temi, dato che nel Paese ha sede il Segretariato Generale del SICA, organismo di integrazione regionale di cui l’Italia è Paese Osservatore Extra Regionale dal 2008

Il 18 aprile 2007 è stato concluso un nuovo Accordo Quadro di Cooperazione Bilaterale, in sostituzione del precedente del 1986, che definisce termini e procedure della Cooperazione fra i due Paesi.

2. Altri donatori internazionali di rilievo, coordinamento e possibilità di divisione del lavoro, esercizi di valutazione congiunta (harmonization - armonizzazione)

L’Italia è tra i primi donatori bilaterali del Paese, dopo Stati Uniti, Spagna, Germania e Unione Europea. Il Salvador è peraltro uno dei Paesi beneficiari della componente geografica dello Strumento di Cooperazione allo Sviluppo (DCI) dell’Unione Europea (UE): lo stanziamento complessivo disposto dal DCI per il periodo 2007-2013 è di 121 milioni di euro. I due settori prioritari sono: Coesione sociale e comunitaria della sicurezza e Crescita economica, integrazione regionale e commercio. La programmazione futura (2014/2020) dell’Unione Europea per il paese (stimata fra i 120 e i 170 milioni di Euro) aggiungerà un terzo settore legato all’ambiente e al cambiamento climatico e alla vulnerabilità ambientale. Le modalità di cooperazione maggiormente utilizzate dall’UE sono il sostegno al bilancio generale (GBS) e il sostegno al bilancio settoriale (SBS). Il Ministero degli Esteri del Salvador (a livello Vice Ministro) presiede il coordinamento multi-donatori in loco, mentre la Delegazione UE provvede a quello fra donatori UE. Non è in atto un esercizio strutturato di divisione del lavoro, ma si profila la possibilità per la Cooperazione Italiana di esercitare un lead sui temi dell’Educazione in ambito UE. In nessuno dei fori di coordinamento si è arrivati alla messa in pratica di criteri comuni e condivisi di valutazione.

3. Altre espressioni del Sistema italiano di Cooperazione presenti nel Paese (Ong, Università, enti locali, settore privato) ed eventuali modalità di un loro coinvolgimento

Sul territorio salvadoregno sono attivi - con attività riconducibili alla cooperazione allo sviluppo e/o iniziative finanziate dalla DGCS – numerosi enti italiani: ONG (Africa 70, Soleterre, Medina), enti di alta formazione e ricerca (Università di Bologna, Università di Palermo, CNR di Firenze), enti locali (Comune di Segrate) e società private (ENEL, Astaldi). Queste due imprese hanno sviluppato, con il patrocinio dell’Ambasciata ed in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, progetti di responsabilità sociale assai apprezzati dalle comunità locali, nei settori dell’istruzione e della sostenibilità ambientale.

I settori sociali (salute e istruzione) e la sostenibilità ambientale sono altresì i campi di maggiore impegno delle ONG e degli enti locali, che operano anche con finanziamenti provenienti dalla UE.

L’Ambasciata italiana favorisce il raccordo tecnico tra le ONG e gli attori no-profit presenti sul territorio con una costante attività di coordinamento e di scambio di informazioni. L’obiettivo è quello di facilitare la costruzione di reti, la collaborazione fra i diversi progetti in un’ottica di ottimizzazione delle risorse, costruzione di partnership e scambio di buone pratiche, evitando la duplicazione di attività. In particolare, nel settore dello sviluppo economico locale, la disponibilità di specifiche consulenze italiane, anche altamente specializzate, rappresenta una opportunità a supporto di più progetti attivi nella stessa area con obiettivi simili (progetto agricolo della FAO – progetto regionale nel settore del caffè dello IAO – progetto promosso del Consorzio ONG ISCOS/CESVI nel settore della pesca - progetto finalizzato alla commercializzazione - anche in Italia – del BID/IIC).

4. Obiettivi generali della cooperazione italiana nel Paese, loro condivisione con la controparte e loro coerenza con gli orientamenti internazionali in materia di efficacia dello sviluppo

L’obiettivo prioritario della cooperazione italiana in El Salvador è di migliorare le condizioni di vita delle fasce più povere della popolazione. La strategia della DGCS è coerente con le priorità di sviluppo del Paese evidenziate con il Plan Quinquenal 2010/14. Esso è stato varato con il concorso anche della società civile e costituisce il punto di riferimento strategico per tutti i Donatori.

La Cooperazione Italiana vi partecipa sostenendo:

  • la good governance per le politiche pubbliche di sicurezza democratica sui temi della prevenzione della violenza giovanile e della criminalità organizzata, della protezione dei gruppi vulnerabili, in un’ottica di integrazione regionale e in generale del rafforzamento dello stato di diritto (quest’ultimo in partnership con il SICA);
  • istruzione e formazione professionale con l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo e la creazione di reddito, in particolare delle fasce giovanili più disagiate;
  • la corretta gestione e protezione delle risorse naturali e ambientali, la gestione dei rischi naturali attraverso opere di mitigazione e di messa in sicurezza del territorio nelle zone maggiormente a rischio e lo sviluppo economico locale.

Questa Sezione deve fornire la visione di un approccio possibilmente sistemico al paese: si potrà quindi accennare agli enti con i quali già si collabora (ad esempio Ong italiane che beneficiano di co-finanziamenti) o di quelli che siano presenti nel Paese in maniera autonoma ma che potrebbero essere coinvolti nel triennio (inclusive partnership - partenariato inclusivo), indicando possibili forme di collaborazione da perseguire.

Questa Sezione deve indicare gli obiettivi generali cui punta il programma della Cooperazione italiana, fornendo possibilmente un’indicazione della sua coerenza con le priorità di sviluppo indicate dal Paese (Piani di sviluppo nazionali, PRSP, ecc.), delle modalità in cui avviene la condivisione di tali obiettivi con la controparte, del coinvolgimento (ownership democratica) in tale condivisione della società civile locale (p.es., se avvenga tramite Ong italiane o meno) e di eventuali lezioni apprese.

Inoltre, l’impatto di genere rappresenta una priorità trasversale delle iniziative realizzate nei diversi settori di intervento. La programmazione in ciascun settore prioritario tiene in considerazione l’impatto sulle questioni di genere e promuove la partecipazione femminile.

5. Settori prioritari d’intervento e risultati attesi

Non è al momento formalizzato un meccanismo di results management nel dialogo tra Cooperazione Italiana e controparte locale. Peraltro, la programmazione in corso e quella per gli anni 2013/15, concordata con il Vice Ministero per la Cooperazione Internazionale e con il Ministero delle Finanze di El Salvador, si concentra su quattro settori prioritari: i) Istruzione, ii) Ambiente, iii) Sviluppo Economico Locale e iv) Good Governance, proponendosi, come risultato, di:

  • diminuire gli elevati indici di violenza e di insicurezza che costituiscono una reale minaccia per lo sviluppo e la coesione sociale del Paese, rafforzando la Good Governance sui temi dello stato di diritto e della prevenzione;
  • contrastare l’abbandono scolastico, rafforzando la politica educativa inclusiva - anche a tempo pieno;
  • migliorare la capacità di gestire le risorse ambientali, di accesso ai servizi di base e di produzione di reddito delle fasce più vulnerabili della popolazione.

Nel triennio 2010/12, sono stati avviati programmi di cooperazione con El Salvador per circa 20 milioni di euro, fra doni e crediti di aiuto. Ad essi si aggiungono circa 10 milioni di Euro per iniziative regionali che interessano - oltre a El Salvador - anche i paesi limitrofi. Tali risorse hanno dato avvio a programmi per l’istruzione inclusiva, di promozione dello sviluppo economico locale e la gestione delle risorse ambientali e di good governance regionale incentrata sulla protezione dei minori.

Per il triennio 2013/15, sono già in programma iniziative a supporto del Ministero della Giustizia e Sicurezza Pubblica volte al reinserimento lavorativo dei giovani in conflitto con la legge, con l’obiettivo di contribuire alla riduzione degli indici di violenza giovanile del Paese, a sostegno degli sforzi promossi in tal senso dal Governo salvadoregno con il sostegno dalla Chiesa Cattolica (5,5 milioni di euro a credito d’aiuto a sostegno del programma di inserimento nella vita professionale di giovani a rischio di attività criminali approvati nel marzo del 2013); a supporto del Ministero dell’Educazione per estendere la copertura geografica degli interventi di contrasto all’abbandono scolastico (15 milioni di Euro a credito di aiuto, approvati alle fine del 2012); a sostegno della Segreteria di Inclusione Sociale presso la Presidenza della Repubblica salvadoregna che offre servizi alle donne sole e in particolare a quelle che abbiano subito violenza (contributo multilaterale a dono di 500.000 euro attraverso UNWOMEN); a supporto delle politiche di valorizzazione del Patrimonio Culturale con la Segreteria per la Cultura presso la Presidenza (1 milione di euro a dono); a supporto del Ministero dell’Ambiente sul tema dei cambiamenti climatici (365.000 di euro a dono).

In ragione delle relative disponibilità di risorse e del favore del Governo salvadoregno ad utilizzare tale strumento per finanziare i propri processi di sviluppo, si intende privilegiare il ricorso allo strumento del credito di aiuto.

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Info

Popolazione
6.297.394
Crescita demografica
0,66 %
PIL
17.647.723.800 $
PIL pro capite
2.802 $
Fonte: OCSE

Gli aiuti nel tempo

Le variazioni negli anni delle risorse impegnante ed erogate per l'aiuto pubblico bilaterale e multi-bilaterale.



Impegnati
Erogati

Year Impegnati Erogati
2004 8.3572121e+11 3.597725922e+12
2005 2.8450826e+11 3.721353e+11
2006 2.270865878e+11 293.526.898.313
2007 8.3167571e+11 3.7754792e+11
2008 2.62490104e+12 2.8640357e+12
2009 2.52574874e+12 1.96894791e+12
2010 1.13896165e+12 1.06334263e+12
2011 2.19458779e+12 2.98247462e+12
2012 3.08264e+12 1.00628e+12
2013 2.37543e+12 1.12182e+12
2014 1.453015e+13 3.96504e+12
2015 3.88309711e+12 2.94618311e+12
2016 1.0530621e+12 1.2748891e+12

L'Aiuto in numeri

Bilaterale e Multi-Bilaterale

4

I progetti della cooperazione italiana nel mondo

€ 284.508

I fondi complessivi impegnati

€ 372.135

I fondi complessivi erogati

Per cosa vengono utilizzati?

Lo scopo / settore di destinazione di un contributo bilaterale viene identificato rispondendo alla domanda "quale settore specifico della struttura economica e sociale del destinatario il trasferimento è destinato a promuovere". La classificazione per settore non fa riferimento al tipo di beni o servizi forniti dal donatore ma al settore a cui sono diretti: ad esempio la formazione in agricoltura non viene riportata nel settore Educazione ma Agricoltura, la costruzione di infrastrutture per lo stoccaggio agricolo non viene riportata nel settore Costruzione ma Agricoltura, ecc leggi tutto chiudi

Infrastrutture e servizi sociali 263.200
Multisettoriale/trasversale 20.803
Non specificato 505

Con quali strumenti?

Identifica le modalità utilizzate nell’erogazione dell’aiuto e prende a riferimento il primo destinatario (ad esempio, il paese beneficiario, un organismo multilaterale, o un fondo comune) che riceve i fondi direttamente dal donatore. leggi tutto chiudi

Contributi al bilancio di organismi di cooperazione internazionale e a fondi comuni di donatori 505

Chi finanzia?

Enti governativi (a livello centrale, statale o locale) che finanziano le iniziative di Aiuto Pubblico allo Sviluppo con fondi attinti direttamente dal proprio bilancio.
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AICS - Agenzia Italiana di Cooperazione e Sviluppo (DGCS fino al 2015) 284.508

Le politiche di cooperazione nel Paese

1. Inquadramento e motivazioni della presenza italiana di cooperazione

La presenza della Cooperazione Italiana in El Salvador è storicamente legata all’impegno assunto dalla comunità internazionale a sostenere la ripresa del Paese dopo la firma degli Accordi di Pace del 1992, che ponevano fine ad una sanguinosa guerra civile di oltre 12 anni.

El Salvador è confermato tra i Paesi prioritari della Cooperazione Italiana per il triennio 2013-15 nel quadro del sostegno di priorità di sviluppo nei settori della governance, dell’istruzione, della tutela dell’ambiente e dello sviluppo economico locale, per la promozione della stabilità e della sicurezza democratica (Rule of Law) di fronte alla minaccia rappresentata dalla criminalità organizzata, in particolare nelle fasce giovanili, in Salvador come negli altri Paesi della regione. La presenza della Cooperazione italiana in Salvador risponde anche all’opportunità di favorire un approccio regionale su tali temi, dato che nel Paese ha sede il Segretariato Generale del SICA, organismo di integrazione regionale di cui l’Italia è Paese Osservatore Extra Regionale dal 2008

Il 18 aprile 2007 è stato concluso un nuovo Accordo Quadro di Cooperazione Bilaterale, in sostituzione del precedente del 1986, che definisce termini e procedure della Cooperazione fra i due Paesi.

2. Altri donatori internazionali di rilievo, coordinamento e possibilità di divisione del lavoro, esercizi di valutazione congiunta (harmonization - armonizzazione)

L’Italia è tra i primi donatori bilaterali del Paese, dopo Stati Uniti, Spagna, Germania e Unione Europea. Il Salvador è peraltro uno dei Paesi beneficiari della componente geografica dello Strumento di Cooperazione allo Sviluppo (DCI) dell’Unione Europea (UE): lo stanziamento complessivo disposto dal DCI per il periodo 2007-2013 è di 121 milioni di euro. I due settori prioritari sono: Coesione sociale e comunitaria della sicurezza e Crescita economica, integrazione regionale e commercio. La programmazione futura (2014/2020) dell’Unione Europea per il paese (stimata fra i 120 e i 170 milioni di Euro) aggiungerà un terzo settore legato all’ambiente e al cambiamento climatico e alla vulnerabilità ambientale. Le modalità di cooperazione maggiormente utilizzate dall’UE sono il sostegno al bilancio generale (GBS) e il sostegno al bilancio settoriale (SBS). Il Ministero degli Esteri del Salvador (a livello Vice Ministro) presiede il coordinamento multi-donatori in loco, mentre la Delegazione UE provvede a quello fra donatori UE. Non è in atto un esercizio strutturato di divisione del lavoro, ma si profila la possibilità per la Cooperazione Italiana di esercitare un lead sui temi dell’Educazione in ambito UE. In nessuno dei fori di coordinamento si è arrivati alla messa in pratica di criteri comuni e condivisi di valutazione.

3. Altre espressioni del Sistema italiano di Cooperazione presenti nel Paese (Ong, Università, enti locali, settore privato) ed eventuali modalità di un loro coinvolgimento

Sul territorio salvadoregno sono attivi - con attività riconducibili alla cooperazione allo sviluppo e/o iniziative finanziate dalla DGCS – numerosi enti italiani: ONG (Africa 70, Soleterre, Medina), enti di alta formazione e ricerca (Università di Bologna, Università di Palermo, CNR di Firenze), enti locali (Comune di Segrate) e società private (ENEL, Astaldi). Queste due imprese hanno sviluppato, con il patrocinio dell’Ambasciata ed in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, progetti di responsabilità sociale assai apprezzati dalle comunità locali, nei settori dell’istruzione e della sostenibilità ambientale.

I settori sociali (salute e istruzione) e la sostenibilità ambientale sono altresì i campi di maggiore impegno delle ONG e degli enti locali, che operano anche con finanziamenti provenienti dalla UE.

L’Ambasciata italiana favorisce il raccordo tecnico tra le ONG e gli attori no-profit presenti sul territorio con una costante attività di coordinamento e di scambio di informazioni. L’obiettivo è quello di facilitare la costruzione di reti, la collaborazione fra i diversi progetti in un’ottica di ottimizzazione delle risorse, costruzione di partnership e scambio di buone pratiche, evitando la duplicazione di attività. In particolare, nel settore dello sviluppo economico locale, la disponibilità di specifiche consulenze italiane, anche altamente specializzate, rappresenta una opportunità a supporto di più progetti attivi nella stessa area con obiettivi simili (progetto agricolo della FAO – progetto regionale nel settore del caffè dello IAO – progetto promosso del Consorzio ONG ISCOS/CESVI nel settore della pesca - progetto finalizzato alla commercializzazione - anche in Italia – del BID/IIC).

4. Obiettivi generali della cooperazione italiana nel Paese, loro condivisione con la controparte e loro coerenza con gli orientamenti internazionali in materia di efficacia dello sviluppo

L’obiettivo prioritario della cooperazione italiana in El Salvador è di migliorare le condizioni di vita delle fasce più povere della popolazione. La strategia della DGCS è coerente con le priorità di sviluppo del Paese evidenziate con il Plan Quinquenal 2010/14. Esso è stato varato con il concorso anche della società civile e costituisce il punto di riferimento strategico per tutti i Donatori.

La Cooperazione Italiana vi partecipa sostenendo:

  • la good governance per le politiche pubbliche di sicurezza democratica sui temi della prevenzione della violenza giovanile e della criminalità organizzata, della protezione dei gruppi vulnerabili, in un’ottica di integrazione regionale e in generale del rafforzamento dello stato di diritto (quest’ultimo in partnership con il SICA);
  • istruzione e formazione professionale con l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo e la creazione di reddito, in particolare delle fasce giovanili più disagiate;
  • la corretta gestione e protezione delle risorse naturali e ambientali, la gestione dei rischi naturali attraverso opere di mitigazione e di messa in sicurezza del territorio nelle zone maggiormente a rischio e lo sviluppo economico locale.

Questa Sezione deve fornire la visione di un approccio possibilmente sistemico al paese: si potrà quindi accennare agli enti con i quali già si collabora (ad esempio Ong italiane che beneficiano di co-finanziamenti) o di quelli che siano presenti nel Paese in maniera autonoma ma che potrebbero essere coinvolti nel triennio (inclusive partnership - partenariato inclusivo), indicando possibili forme di collaborazione da perseguire.

Questa Sezione deve indicare gli obiettivi generali cui punta il programma della Cooperazione italiana, fornendo possibilmente un’indicazione della sua coerenza con le priorità di sviluppo indicate dal Paese (Piani di sviluppo nazionali, PRSP, ecc.), delle modalità in cui avviene la condivisione di tali obiettivi con la controparte, del coinvolgimento (ownership democratica) in tale condivisione della società civile locale (p.es., se avvenga tramite Ong italiane o meno) e di eventuali lezioni apprese.

Inoltre, l’impatto di genere rappresenta una priorità trasversale delle iniziative realizzate nei diversi settori di intervento. La programmazione in ciascun settore prioritario tiene in considerazione l’impatto sulle questioni di genere e promuove la partecipazione femminile.

5. Settori prioritari d’intervento e risultati attesi

Non è al momento formalizzato un meccanismo di results management nel dialogo tra Cooperazione Italiana e controparte locale. Peraltro, la programmazione in corso e quella per gli anni 2013/15, concordata con il Vice Ministero per la Cooperazione Internazionale e con il Ministero delle Finanze di El Salvador, si concentra su quattro settori prioritari: i) Istruzione, ii) Ambiente, iii) Sviluppo Economico Locale e iv) Good Governance, proponendosi, come risultato, di:

  • diminuire gli elevati indici di violenza e di insicurezza che costituiscono una reale minaccia per lo sviluppo e la coesione sociale del Paese, rafforzando la Good Governance sui temi dello stato di diritto e della prevenzione;
  • contrastare l’abbandono scolastico, rafforzando la politica educativa inclusiva - anche a tempo pieno;
  • migliorare la capacità di gestire le risorse ambientali, di accesso ai servizi di base e di produzione di reddito delle fasce più vulnerabili della popolazione.

Nel triennio 2010/12, sono stati avviati programmi di cooperazione con El Salvador per circa 20 milioni di euro, fra doni e crediti di aiuto. Ad essi si aggiungono circa 10 milioni di Euro per iniziative regionali che interessano - oltre a El Salvador - anche i paesi limitrofi. Tali risorse hanno dato avvio a programmi per l’istruzione inclusiva, di promozione dello sviluppo economico locale e la gestione delle risorse ambientali e di good governance regionale incentrata sulla protezione dei minori.

Per il triennio 2013/15, sono già in programma iniziative a supporto del Ministero della Giustizia e Sicurezza Pubblica volte al reinserimento lavorativo dei giovani in conflitto con la legge, con l’obiettivo di contribuire alla riduzione degli indici di violenza giovanile del Paese, a sostegno degli sforzi promossi in tal senso dal Governo salvadoregno con il sostegno dalla Chiesa Cattolica (5,5 milioni di euro a credito d’aiuto a sostegno del programma di inserimento nella vita professionale di giovani a rischio di attività criminali approvati nel marzo del 2013); a supporto del Ministero dell’Educazione per estendere la copertura geografica degli interventi di contrasto all’abbandono scolastico (15 milioni di Euro a credito di aiuto, approvati alle fine del 2012); a sostegno della Segreteria di Inclusione Sociale presso la Presidenza della Repubblica salvadoregna che offre servizi alle donne sole e in particolare a quelle che abbiano subito violenza (contributo multilaterale a dono di 500.000 euro attraverso UNWOMEN); a supporto delle politiche di valorizzazione del Patrimonio Culturale con la Segreteria per la Cultura presso la Presidenza (1 milione di euro a dono); a supporto del Ministero dell’Ambiente sul tema dei cambiamenti climatici (365.000 di euro a dono).

In ragione delle relative disponibilità di risorse e del favore del Governo salvadoregno ad utilizzare tale strumento per finanziare i propri processi di sviluppo, si intende privilegiare il ricorso allo strumento del credito di aiuto.